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Käthe Hager v. Strobele: l’ultima cambio d’abito del Museo della Donna
La sede del Museo della Donna in Via Portici 66-68 fra poco apparterrà la storia: il museo che racconta le storie delle donne sta per traslocare.
Per l’artista Käthe Hager v. Strobele cambiare abito e cambiare casa significa cambiare pelle. Il gioco quotidiano del museo con la seconda pelle (gli abiti) -“changing clothes” – s’intreccia con la muta della terza pelle (il trasloco) – “changing room”.
Da oggi in poi fino al momento dell’inaugurazione (alle ore 08.08 in punto dell’08.08.08) chi visita il Museo della Donna può osservare il “work in progress” dell’artista che allestisce l’ultimo “cambio d’abito” del Museo.
Nei locali del museo oggetti vengono avvolti e spazi delimitati, commentando e trasfigurando l’architettura esistente. Abiti del fondo museale, sino ad ora sottratti agli sguardi, fanno il loro ingresso in scena, con pose e atteggiamenti individuali, e diventano visibili, come persone. Gli abiti delle bambole si trasformano in attori e raccontano storie attorno agli atti del vestirsi e dello spogliarsi, parlano di spazi, di persone, di abiti e di altri racconti. A mano a mano si percepiscono nuovi spazi del vedere e dell’esperire.
Il trasferimento del Museo della Donna è imminente: Il trasloco stesso diventa oggetto espositivo: un omaggio e un addio a quelle antiche sale, la vecchia pelle del Museo della Donna.